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Annusando “noccioline”: un viaggio tra nostalgia, nutrizione e superpoteri

L’olfatto: nessuno degli altri quattro sensi è potente quanto lui a evocare scenari, accendere ricordi. L’odore delle arachidi, anzi, delle “noccioline” tostate, ci porta indietro nel tempo, evocando feste di piazza, giostre, circhi, sacchetti di carta caldi da svuotare e riempire di nuovo con le bucce.

L’Arachis Ipogaea è una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose, e originaria delle Americhe. Associamo il consumo dei suoi semi a un carattere “ricreativo”, dalle nostre parti. Ma nei paesi di origine questi semi costituiscono un alimento importante dal punto di vista nutrizionale: olio, farine, burro di arachidi, costituiscono elementi fondamentali nell’alimentazione in America. Le arachidi sono ricche di antiossidanti e sono fonte di coenzima Q 10, un ottimo alleato per il rinnovo cellulare e la circolazione sanguigna. Non è un caso quindi che il supereroe disneyano Superpippo si trasformi, acquisendo i suoi superpoteri dopo aver ingerito noccioline. 

Che sia anche il segreto del più longevo dei presidenti americani, Jimmy Carter, coltivatore di arachidi prima e dopo l’esperienza presidenziale? Il nome Peanuts, delle celebri vignette di Schulz sembra sia stato imposto dall’editore come metafora dello spazio ridotto messo a disposizione: 4 piccole vignette quotidiane. Peanuts è infatti il nome in gergo che veniva dato ai posti più economici e defilati in teatro, spesso occupati da ragazzini mangiatori di noccioline. L’autore accettò malvolentieri il nome che probabilmente contribuì invece al successo planetario di Snoopy e i suoi amici.

Da prodotto importato, tuttavia, le arachidi venivano coltivate fino agli anni ’70 anche in Italia. La raccolta e la trasformazione del prodotto richiede però un grosso impegno, in termini di mano d’opera, che ha portato nel tempo a ridurne drasticamente la produzione. Rimangono alcune piccole e virtuose realtà che continuano con questo tipo di attività. 

La linea che vi proponiamo è prodotta in Toscana, davanti al mare tra Piombino e Livorno, dove il terreno sabbioso è particolarmente adatto a questo tipo di coltura. La tostatura a legna, oltre che accentuarne il gusto, aumenta la concentrazione di antiossidanti.

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