Materia di Cretachiara: la collezione esclusiva di tazze, solo all’Emporio

Per accompagnare le nostre selezioni di tè, tisane e infusi del prossimo inverno 2023-2024 abbiamo voluto fare una scelta dettata dall’amicizia e legata al territorio. Chiara più che una cliente è una vera amica dell’Emporio, sin dalla prima ora. 

Assecondando una sua attitudine, si è formata professionalmente presso Officine Ceramiche. Una realtà consolidata a poche centinaia di metri dal nostro negozio, dove attualmente, oltre a essere coworker è anche insegnante.

Trasformando così la passione in professione nasce Cretachiara.

È bastato poco: in una di quelle conversazioni, in cui si passa con disinvoltura da una ricetta, ai consigli su un disco da ascoltare, da un libro a un film, si finisce col trovarsi d’accordo su una linea di tazze da proporre all’Emporio. Come quando si cerca la spezia giusta per un piatto o la migliore canzone in un album. La scelta del materiale più adatto non è altro che ricerca di autenticità.

Vedere Chiara chiara chinata sul tornio, diventare una cosa sola con la creta, rende perfettamente l’idea del suo concetto di lavoro. Forme, idee, design che passano attraverso fisicità, fatica e mani rovinate. Sembra di essere in una sala prove in cui suona un gruppo punk rock, musica ad alto volume e sudore.

“Sto aprendo il forno, venite?” ci dice Chiara una domenica mattina d’autunno. Perché nonostante l’esperienza e la professionalità, la ceramica lascia sempre un margine per la sorpresa. Fin quando non si apre, non si sa come reagiscono smalti ed ossidi. Gli stessi materiali alla stessa temperatura ci regalano pezzi unici, fratelli gemelli ma differenti l’uno dall’altro. “Suonano!” dice ancora. Avvicinando l’orecchio alle tazze, ci si rende conto che mentre si raffreddano e le molecole trovano nuovi assetti, la ceramica emette suoni come fosse materia viva.

MATERIA: decidiamo di chiamare così la collezione. E non esiste nome più appropriato: è la creta allo stato puro quella che si può toccare in queste tazze. Gres per l’esattezza, di tre tipologie e tre colori: bianco puntinato, nero e rosso. Due forme, per ogni colore, per ogni forma due versioni – con o senza manico.

Nelle più chiare, i frammenti di particelle minerali, invisibili nella terra cruda, creano l’effetto puntinato dopo la cottura.

Il filo conduttore che le unisce tutte è uno smalto bianco latte sul bordo, come ulteriore elemento che esalti la materia prima e la lasci esprimere in tre modi differenti. Sulle rosse, che ricorda la terracotta e i mattoni, lo smalto crea un effetto unico nel punto di contatto con l’argilla, una  fiammata, chiamata in gergo “flash”.  

L’unico vezzo che ci concediamo: degli ossidi a rifinire il bordo delle tazze bianche e delle nere. 

Le tazze nere, che ricordano la roccia lavica, escono con una serie di anelli stratificati, come in una roccia millenaria: sembra un effetto decorativo, ma è solo l’effetto di una combinazione di terra, acqua e fuoco.

Tenere in mano una tazza di tè o di vin brulè in un pomeriggio d’inverno, oltre a scaldarci le mani e l’anima, ci regala una sensazione tattile, unica. È bello passare i polpastrelli sulla superficie e percorrerne, la trama e la consistenza, oppure cercare un po’ di ruvidità nel carezzarle il manico.

La collezione MATERIA di Cretachiara per L’Emporio delle Spezie è disponibile in negozio.

Si ringrazia Martina Caroli che riesce a trovare sempre la luce.