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EMPORIO D’ESTATE – PUNTATA 2: Del finocchio è buono tutto

Cresce praticamente ovunque sul nostro territorio, dal mare alla montagna. Ne usiamo ogni sua parte, dalle foglie del suo frutto ai semi, dalla “barba” fino al polline e in estate esprime il meglio di se.

È usato sin dall’antichità e dai tempi degli Etruschi che se ne ricava una spezia dall’aroma esplosivo, ottenuta dal fiore. Dai confini tra Lazio e Toscana, infatti, si ottiene la miglior Finocchiella: un vero prodotto d’eccellenza. Il fior di finocchio. Si presenta sotto forma di polvere grossolana di colore giallo verde.

Il raccolto avviene nel pieno della fioritura, tra giugno e agosto, prima che inizino a spuntare i semi: i fiori vengono raccolti in fascetti e appesi a testa in giù per farli essiccare. Successivamente vengono sgranati e setacciati.

Sebbene la pianta sia molto diffusa, la lavorazione minuziosa e lunga, rende la spezia rara e abbastanza costosa. Tuttavia la resa è assai soddisfacente.

L’odore è molto intenso rispetto ai semi e ne basta solo un “pizzico” per dare un tocco di freschezza ai vostri piatti.

Si abbina benissimo al pesce azzurro, in particolar modo con alle alici, sulla pasta con le sarde o semplicemente su un piatto di spaghetti aglio e olio.

Esalta la carne di maiale, infatti è uno degli ingredienti che, a Roma e dintorni, aromatizzano la porchetta.

Riesce a nobilitare anche un semplicissimo piatto di patate lesse.

Molto interessante è anche l’abbinamento con gli agrumi e risulta ottimo con arance e olive.

Usi differenti, ma non meno efficaci, sono quelli dei semi di finocchio e di finocchietto selvatico.

In offerta fino a…tre prodotti scontati del 15% fino alla mezzanotte didomenica 7 agosto

Finocchiella

Semi di finocchio

Finocchietto selvatico

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