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Bardana: la pianta che non tutti conoscono

La bardana, nome scientifico Arctium lappa, è una pianta biennale, cioè che impiega due anni per completare il suo naturale ciclo vitale. Etimologicamente il suo nome deriva dalla parola greca arctium, cioè orso, per il suo aspetto peloso e irsuto; per questo prende il nome di pianta orso. La parola lappa invece si può tradurre con afferrare, perché i suoi frutti uncinati si attaccano facilmente agli abiti oltre che al manto degli animali. In Italia è presente un po’ ovunque, tranne in alcune zone come la Sicilia dove è praticamente assente.

Vediamo le sue caratteristiche:

La bardana a cosa serve

In generale la bardana ha la capacità di donare giovamento a diversi tipi di disordini metabolici. In pratica è un detossinante con azione regolarizzante per il sistema linfatico, respiratorio, digestivo e circolatorio. Sia nella medicina tradizionale che nella cosmetica moderna è da sempre un ingrediente usato per la preparazione di prodotti come: creme, lozioni, unguenti, infusi, tisane, decotti, e altro ancora. In cucina vengono impiegate le foglie, i semi e le radici, specialmente in Giappone dove è considerata un ortaggio molto popolare, conosciuto con il nome di gobo. Anticamente i germogli della bardana venivano arrostiti con un procedimento simile alla tostatura, e consumati come surrogato del caffè. Può essere usata come ripieno oppure mangiata in purezza, prendendone le foglie lessate e condite con formaggio, olio e limone. Una delle versioni più note in enogastronomia è quella delle crocchette di bardana, con aggiunta di erbe aromatiche e burro.
Qui una tipica ricetta per cucinarle a casa: LINK RICETTA.

Le proprietà della bardana

Le qualità benefiche della bardana risiedono principalmente nella radice, in minor misura nei suoi frutti e foglie. La pianta è molto ricca di principi attivi come: polifenoli, fitosteroli, acido cligogeno, sali minerali e vitamine. È un efficace antibiotico grazie alla presenza di arctiopicrina, fa bene alla vescica e al sistema urinario e può contrastare le cistiti. Aiuta a mantenere i normali livelli glicemici, quindi ottima per prevenire il diabete. Essendo un buon diuretico agisce indirettamente anche sull’ipertensione e controlla il colesterolo cattivo. Funge da depurativo erboristico, potenzia l’attività biliare ed epatica, e favorisce il transito intestinale. È stata dimostrata una certa efficacia della bardana anche contro i dolori reumatici. Relativamente agli effetti collaterali non ci sono particolari avvertenze, tranne forse per soggetti che possono rivelarsi allergici. Nonostante le numerose proprietà salutari, prima di utilizzare la bardana a scopo curativo si consiglia di consultare il proprio medico per escludere vi siano controindicazioni o interazioni con altri farmaci in uso. Negli ultimi anni la bardana è al centro di diversi studi per la produzione di farmaci attivi contro i tumori, in particolare contro quello al seno e alla prostata.

La bardana per la cura dell’acne e altre affezioni della pelle

La bardana trova largo impiego nella cura della pelle grazie all’elevata percentuale di acido arctico dalla funzione protettiva e lenitiva. Una delle applicazioni più comuni ed efficaci è la cura dell’acne perché regolarizza la produzione di sebo. In caso di punture di insetti, escoriazioni, irritazioni o ulcere, riduce gonfiore, rossore e calma il dolore. Sempre in campo dermico la bardana risulta essere ottima come cosmetico naturale, non a caso è presente anche tra le sostanze di molte creme che si trovano normalmente in commercio. È molto buona per il benessere, la crescita e la bellezza dei capelli, poiché contrasta la forfora e le dermatiti seborroiche. È un eccellente antimicotico, efficace contro funghi e infezioni batteriche.

Curiosità, tradizioni e leggende

Nell’antichità la bardana veniva usata come antidoto contro il morso dei serpenti oltre che come antirabica in caso di morso di cani. Si riteneva inoltre fosse un rimedio alla sterilità. Nel linguaggio dei fiori la bardana simboleggia la riservatezza, poiché con la sua spinosità allontana ogni contatto, mentre i suoi semi hanno la particolarità di aderire ai tessuti. Proprio dalla morfologia dei frutti uncinati pare che l’ingegnere svizzero George de Mestral abbia tratto ispirazione per inventare e brevettare nel 1955 il sistema apri e chiudi a strappo del velcro. Se ne fa cenno in letteratura nel Re Lear di Sheakespeare assimilandone le caratteristiche ai comportamenti umani “Essi non sono altro che bardane, ve lo assicuro; si riappiccicano dove sono stati scacciati”. Si narra che durante la notte di solstizio, lanciando i fiori di bardana sulle spalle della persona amata senza essere visti, quest’ultima rimarrà legata a chi li ha lanciati.

Ecco come si presenta la radice di bardana in vendita. SHOP

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