Washoku è un termine composto da due parti: wa significa armonia e shoku significa cibo. È la perfetta sintesi che non potrebbe rappresentare in modo milgliore la cultura gastronomica giapponese.
Washoku non indica semplicemente del cibo o delle ricette ma l’intera esperienza legata al pasto, dall’equilibrio tra gli alimenti alla scelta delle stoviglie da utilizzare,dall’ambiente in cui si mangia, ai rituali di accoglienza e di ospitalità. Un pranzo o una cena giapponese non soddisferà solo il palato ma sarà un viaggio di pura bellezza che coinvolgerà tutti e cinque i sensi.
Non parliamo solo del sushi. Sebbene la combinazione di pesce crudo e riso sia probabilmente l’espressione della cucina giapponese più diffusa e conosciuta, essa presenta una grande varietà di elementi e tecniche di cottura che compongono un mosaico accattivante e variegato.
Zuppe con verdure, carne o pesce accompagnati da spaghetti, come gli udon di farina di frumento o i soba di grano saraceno. Per non parlare della croccante e fragrante tempura, il famoso fritto di pesce o verdure, ma anche le verdure fermentate e i Gyoza, ossia ravioli ripieni di carne verdure e pesce.
Un unico denominatore unisce la varia ed elegante cucina giapponese: il rispetto e la valorizzazione delle materie prime, in uno stretto legame dell’uomo con la natura circostante.
Con il nostro pacchetto vogliamo portarvi a casa pochi ma indispensabili elementi, da usare per eseguire fedelmente ricette tradizionali oppure per contaminare, con fantasia, la vostra cucina.
Il riso è presente in ogni pasto ed è talmente amato e importante che una leggenda racconta che in ogni chicco viva una divinità. La varietà japonica, rispetto alla maggior parte del riso diffuso nel resto del mondo, ha la particolarità di contenere parecchio amido. È ideale sia per le preparazioni in cui deve essere lavorato e formare delle palline (come nel caso del sushi, grazie alla sua collosità) sia per accompagnare altre pietanze. Inoltre, dal riso lavorato, si ottengono dolcetti come i mochi.
La salsa di soia è il condimento per eccellenza, utilizzata praticamente in ogni preparazione. Di sapidità molto intensa, si utilizza in cottura, per saltare nel wok, oppure a crudo. Da usare in alternativa al sale, conferisce carattere a salse calde e fredde. Si abbina alla perfezione con il succo degli agrumi.
I fogli di alga nori, ricchi di vitamine e di sali minerali, non si usano solo per contenere sushi e rolls ma si aggiungono anche a zuppe e brodi. Possono essere anche sbriciolati e messi nelle insalate o nelle verdure saltate, oppure ancora tostate insieme a semi di zucca o sesamo.
Il gusto intenso della pasta di wasabi si abbina bene al pesce crudo, favorendone la digestione. Tuttavia, una piccola quantità può dare maggior carattere a salse e condimenti freschi a base di yogurt, oppure alla maionese.
Per chi ama rendere tutto un po’ piccante, il sichimi tougarachi rappresenta la miscela giusta: peperoncino, mandarino, pepe sansho verde, sesamo nero, alga seetang, sesamo bianco e nero, zenzero compongono quello che letteralmente è tradotto come peperoncino ai sette sapori. Esso dona a tutti i piatti, allo stesso tempo, piccantezza e dolcezza.
Anche stavolta non vogliamo darvi noi delle ricette, ma aspettiamo quelle nate dalla vostra fantasia in cucina.
Allora mettiamoci a tavola e… Itadakimasu!

L’Emporio Avanvera
AVANVERA era il nome di uno dei cocktail proposti nella Taverna del Santopalato, il primo ristorante futurista aperto a Torino, agli inizi degli anni ’30 del secolo scorso, che ha ispirato nome e atmosfere all’ormai